1978. L’architettura dei microprocessori raggiunge un nuovo traguardo.
In questo capitolo, l’analisi storico-evolutiva della terza generazione dei microprocessori è indirizzata ai modelli realizzati dell’azienda leader del settore: la Intel.
La Intel propone sul mercato il microprocessore 8086 con chip unico a 16 bit e capace di indirizzare 1 Megabyte di memoria.
L’architettura dell’8086 si rifà a quelle dell’8080 e dell’8085: registri simili, ma a 16 bit. Questo nuovo modello implementa una forma rudimentale di pipeline, come già esposto nella sezione relativa ai processori superscalari. La frequenza di funzionamento del nuovo microprocessore cresce rispetto a quella consentita in precedenza: la velocità di clock è compresa tra un intervallo di 5 e 10 Mhz.
L’architettura a 16 bit, più complessa rispetto a quella precedente, richiede un notevole aumento dei transistor impiegati nella realizzazione delle CPU: dai 6000 transistor dell’8080 si passa ai 29.000 nell’8086. Uno dei primi computer che utilizza l’8086 è il Mycron 2000.
1979. La Intel, sulla base dell’8086, progetta un nuovo microprocessore: l’8088, che riscuote un grande successo e diventa lo standard dei personal computer
Il 12 agosto del 1981, al Waldorf Astoria di New York, la IBM presenta il suo primo personal computer “PC IBM” utilizzando il microprocessore 8088. E’ subito un successo, con vendite di 200.000 unità già nel primo anno. In realtà, l’8088 non rappresenta un vero successore dell’8086. Dotato della stessa architettura, capace di eseguire gli stessi programmi e implementando un bus a 8 invece che a 16 bit, il nuovo microprocessore rappresenta una versione più lenta ed economica del suo predecessore.
L’architettura x86 viene, ancora una volta, utilizzata per la realizzazione dell’ultimo modello della Intel a 16 bit. Nell’anno 1982 arriva sul mercato il microprocessore 80286, conosciuto comunemente come 286. La novità apportata dal nuovo microprocessore consiste nel passaggio da un sistema di tipo monotasking (che esegue operazioni in sequenza) ad un sistema multitasking (che esegue processi in parallelo). Il nuovo processore garantisce compatibilità con le precedenti architetture perché dotato di un set di istruzioni uguali all’8086, con istruzioni aggiuntive. La Intel introduce, per la prima volta con l’80286, la gestione della memoria virtuale; sebbene non supporta la paginazione implementa un’altra tecnica, meno efficiente, nota con il termine di segmentazione.
Sommario, Bibliografia e Sitografia
Vincenzo Barile
segue…