L’invenzione del microprocessore è una delle più grandi del ventesimo secolo. La sua dimensione è inversamente proporzionale a tutto ciò che ne è scaturito dalla sua potenza di calcolo. Infatti, il microprocessore, o meglio l’unità centrale di calcolo (CPU), ha permesso la realizzazione di potenti “cervelli elettronici” capaci di eseguire calcoli, svolgere programmi e prendere decisioni logiche con ingombri piccoli e costi modesti.
Un primo passo per conoscere questo straordinario “strumento di calcolo” ci condurrà ad esaminare le diverse architetture che hanno dato vita e grandi capacità al microprocessore.
Entrando all’interno del “cervello elettronico”, esamineremo parte della sua componentistica, scoprendone la sua complessità.
Un’esplorazione storica, basata principalmente sui processori della Intel, ci consentirà di esaminare le tappe evolutive più significative del microprocessore: frutto di un progressivo aumento tecnologico e di studi legati alla realizzazione di architetture in grado di aumentare le sue performance. Il microprocessore, utilizzato in numerosi strumenti elettronici, rappresenta soprattutto il “cuore” dei personal computer, i quali hanno automatizzato gran parte delle attività umane, costituendo colonne portanti nell’evoluzione economica mondiale.
Sommario, Bibliografia e Sitografia
Vincenzo Barile
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